Nacque a Palermo il 16 maggio 1838, dove morì, il 28 febbraio 1915.
È considerato il più importante paesaggista dell'Ottocento siciliano. Fu tra i primi pittori ad utilizzare la fotografia come riferimento per realizzare le sue opere.
Studiò inizialmente con il padre e poi si trasferì a Napoli, dove frequentò diversi pittori viaggiatori.
Ritratto di Francesco Lojacono, busto in gesso di Archimede Campini, GAM Palermo |
Guadagnatosi il soprannome di Ladro del sole, o Pittore del sole per la sua capacità di infondere luminosità alle proprie tele, nel 1878 espose le sue opere all'Esposizione internazionale di Parigi, consolidando la sua fama internazionale.
Nel 1891-1892 presentò L'estate all'Esposizione Nazionale di Palermo, e nel 1895 partecipò alla prima Biennale di Venezia a cui sarà invitato anche successivamente. Fu suo allievo il paesaggista palermitano Ettore De Maria Bergler.
Tra i suoi committenti vi furono diversi aristocratici: nel 1883 L'arrivo inatteso fu acquistato a Roma dalla regina Margherita di Savoia per il Palazzo del Quirinale, Dopo la pioggia fu realizzato nel 1886 per la principessa Giulia Lanza di Trabìa, e L'estate fu acquistato dal re Umberto I nel 1891.
Morì a Palermo nel 1915, all'età di 76 anni. La sua sepoltura si trova nel cimitero di S. Spirito di Palermo.
La Galleria d’Arte Moderna di Palermo e la Villa Zito ospitano molte delle sue opere, che si trovano anche in altre pinacoteche siciliane e italiane.
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