La villa Baucina Pottino fu commissionata dal cavalier Rodrigo Licata che, nel 1863, aveva sposato Francesca Di Maria, erede del principato di Baucina, del marchesato di Montemaggiore e della contea di Isnello.
Il terreno fu acquistato tra il 1912 e il 1913, nel periodo in cui ha avuto inizio la lottizzazione dei terreni lungo l'allora nuovissimo asse di via Notarbartolo.
Costruita nel 1915 su progetto dell'architetto Ernesto Armò, allievo del più celebre Ernesto Basile, rimane l'unica testimonianza delle ville di grandi dimensioni che una volta ornavano via Notarbartolo.
Nel 1941 fu acquistata dal marchese Gaetano Pottino. La sua vedova, la signora Maria Giaconia, è riuscita coraggiosamente a non cedere alle svariate offerte per l'acquisto del terreno e della villa, subendo anche degli attentati. Alla sua morte, avvenuta nel 2013, i numerosi eredi hanno deciso di mettere la villa in vendita.
La villa e il giardino, ricchissimo di alberi e piante, occupano circa 7.000 metri quadrati. Sono presenti anche una dépendance, la portineria e due garage coperti.
La villa si sviluppa su 4 piani: il seminterrato, il piano rialzato, primo e secondo piano, le terrazze di copertura e le torrette. Lo stile architettonico è ispirato al Rinascimento fiorentino e al gotico catalano, con numerosi richiami all’opera di Ernesto Basile. La villa ha moltissime stanze di varie dimensioni e i piani principali sono collegati tra loro da una splendida scala in legno di castagno.
L’ingresso principale, con portico, era nel giardino. Alcune delle caratteristiche che contraddistinguono la villa sono le finestre circolari, i tetti a falde e i parafulmini, tipico elemento liberty.
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