All’angolo tra la via Notarbartolo e la via Terrasanta (allora via Sciuti) c’era la Villa Di Giorgi.
Ferdinando Di Giorgi (1898-1929), commediografo e giornalista palermitano, l’aveva fatta costruire nel 1913 per abitarvi.
Dopo la sua morte, la villa passò alla moglie, Raffaella Ballestreros dei marchesi di Bongiordano.
Durante la seconda guerra mondiale, divenne la sede del Comando Militare americano.
Negli anni 50 fu la sede dell’Ente per la Riforma Agraria. Nel 1958 gli eredi di Di Giorgi vendettero la villa e il terreno alle Figlie di San Paolo.
Nel 1964 fu acquistata dai costruttori Ferrarella e Coraci.
Si distingueva dalle altre ville per la presenza di molti stili. Aveva dei graziosi balconcini a petto d’oca e due portici, di cui uno arrotondato ad angolo. Le finestre dei prospetti erano incorniciati da edicole classiche con timpani, circolari al piano terra e triangolari al primo piano. Sull’apertura c’era un medaglione a bassorilievo. Sul muretto d’attico, tutto intorno al tetto, c’erano dei vasi posti negli angoli.
I progettisti erano gli ingegneri Girolamo Cusa Manetti e Giovan Battista Santangelo, che aveva progettato anche lo Stadio comunale e il Castello Utveggio.
Al posto della Villa Di Giorgi e della palazzina vicino si trova adesso un grande condominio con un rivestimento a pannelli di piastrelline colorate.
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